STRADA DELLA FORRA
Chiudete gli occhi, prendete fiato e datevi un bel pizzicotto sulle guance: adesso aprite gli occhi e non chiudeteli più per 10 chilometri perchè proverete un sogno stupendo ad occhi aperti: inizia dinnanzi a voi la Strada della Forra sul lago di Garda.
Prima di percorrerla per la prima volta è lecito domandarsi se sia possibile che una lingua d’asfalto lungo solo una decina di chilometri possa diventare una leggenda mondiale? Ebbene sì e la mitica SP38 ne è la testimonianza: la Strada della Forra è, infatti, un patrimonio nazionale che ha destato ammirazione fin dalla sua inaugurazione, quando addirittura Winston Churchill la definì “l’ottava meraviglia del mondo”. Non a caso è immortalata per sempre in una delle scene cinematografiche più celebri di Hollywood, in quanto sulla Strada della Forra James Bond in persona semina i cattivi lanciando la sua Aston Martin a tutta velocità tra crepacci e sculture di roccia.
Uno dei modi migliori per raggiungere Tremosine sul Garda è percorrere la spettacolare Strada della Forra: il percorso mozzafiato che si snoda attraverso la gola selvaggia scavata dal Torrente Brasa, dal lago fino a Pieve di Tremosine sul Garda.
COME ARRIVARE ALLA STRADA DELLA FORRA
Imboccare la sponda bresciana del lago, nel cuore del Parco dell’Alto Garda Bresciano, prendete la Gardesana Occidentale, sia che arriviate da Limone sul Garda, da nord, o da Gardone Riviera o Salò, da sud, troverete l’imbocco della SP38 proprio all’altezza della deviazione per Tremosine; basta percorrere il breve tratto di viadotto perché si apra lo spettacolo che ha reso la Strada della Forra così celebre: tornanti a gomito, scorci mozzafiato sul Benaco, ponti lanciati nel vuoto, tratti scavati nella roccia ed emozioni impagabili che, in poco più di 10 chilometri, salgono dai 56 metri di altitudine di Porto di Tremosine ai 674 metri di Tremosine Alta.
STRADA DELLA FORRA A PIEDI, IN BICI, IN MOTO ED IN AUTO
Ricordate: tenete sempre la destra perché la strada è piuttosto stretta!
Che si scelgano le proprie gambe come mezzo di spostamento, la pedalata, le due o le quattro ruote sicuramente farete un percorso su una delle strade più belle del mondo, un intreccio di rupi a strapiombo, tunnel nel buio, gole e piante rampicanti. Le curve che portano dai 65 metri delle sponde del lago ai 423 metri di altezza di Pieve sono amate dai turisti di ogni nazionalità.
Strada della Forra a piedi: percorrere la Strada della Forra a piedi non è semplice, sia per il dislivello che si deve coprire, sia per la solita carreggiata stretta, che quando viene percorsa dai mezzi a motore lascia poco spazio per i pedoni. Difficile, però, non vuol per forza dire impossibile: chi si è avventurato su per la strada usando solo le gambe ha riportato testimonianze cariche di meraviglia e stupore.
Strada della Forra in bici: innegabile il fascino di una pedalata in compagnia o in solitaria su un percorso incantevole, godetevelo senza frenesia, il traguardo è stato raggiunto paradossalmente già all’arrivo: massima prudenza sopratutto nelle curve a gomito, monitorare le condizioni dell’asfalto ed usare tutte le precauzioni del caso.
Strada della Forra in moto: chiaramente chi ha la fortuna di possedere una moto e di utilizzarla per una gita passando appunto su questo meraviglioso tragitto può considerarsi un biker prescelto: su e giù tra le curve strettissime e le lame di roccia che si alzano dritte, permette di godere con estrema facilità dei panorami fantastici che si propongono su entrambi i sensi di marcia. Consigli? Fate molta attenzione alle condizioni dell’asfalto, alla dimensione della carreggiata e rispettate i semafori scambiatori che incontrate. La vostra amatissima due ruote si rivelerà ideale anche quando vi prenderà la smania di fermarvi per fare uno scatto a ciò che vi si para davanti agli occhi; smania che, lasciatemelo dire, vi assalirà più di una volta. La vostra amatissima due ruote si rivelerà ideale anche quando vi prenderà la voglia di fermarvi per fare uno scatto a ciò che vi si para davanti agli occhi che è incantevole.
Strada della Forra in auto: la carreggiata è stretta e la strada è trafficata ma meta imperdibile del lago di Garda!
Le attese diventano piaceri ed emozioni poichè dal momento che entrerete nel cuore della strada sarete proprio voi d’istinto a fermarvi per contemplare quanto sia spettacolare il panorama. Il consiglio è quello di non distrarsi mai però essendo la strada stretta sopratutto se disponete di macchine di grandi dimensioni.
STRADA DELLA FORRA MAPPA
La Strada della Forra è il tratto della SP38 che collega Pieve di Tremosine a Tremosine Alta, poco più di 5 km, perché è proprio tra queste due borgate che si trova la forra scavata dal torrente, nonché il tratto più suggestivo, il fulcro ed il cuore pulsante del percorso.
Per chi desiderasse il percorso o l’itinerario completo partenza da Porto di Tremosine totale 10 chilometri.
Calma, relax e vivere minuto per minuto il viaggio che potremmo definire sensoriale: il tempo serve sia per poter ammirare gli squarci di panorama mozzafiato che si aprono dopo ogni tornante o al termine di ogni galleria scavata nella roccia. La sede stradale è, infatti, molto stretta, e addirittura nella parte centrale della Strada vi sono due semafori che regolano il flusso alternato all’interno delle gallerie.
PERCORSO DA PORTO DI TREMOSINE A PIEVE
Partenza da Porto di Tremosine dove c’è l’ingresso per la Strada della Forra e si sale ripidi per circa 3 km, aggirando il versante orientale dell’altopiano. Dopo circa mezzo chilometro si può ammirare il fiume Brasa che scende impetuoso sui fianchi della montagna e in alcuni punti si trasforma in cascata. Avanti ancora verso l’abitato di Pieve, sulla carreggiata che si fa sempre più stretta e in quello che è uno dei tratti più impegnativi.
Arrivati nel centro abitato di Pieve posate un attimo il mezzo di trasporto che avete prescelto per questa gita e ammirate questo meraviglioso borgo, con le sue pittoresche viuzze lastricate, la bellissima e antichissima Chiesa di San Giovanni Battista e quello che è senza il minimo dubbio uno dei punti panoramici più celebre di tutta la Strada della Forra: la Terrazza del Brivido, balcone a sbalzo sospeso sul lago a 350 metri di altezza. Se trovate il coraggio di affacciarvi dalla ringhiera, potete scorgere il nastro di strada che avete percorso in pochi minuti.
PERCORSO DA PIEVE A VESIO
Questo secondo tratto della Strada della Forra, lungo poco più di 5 km, scala l’altopiano con meno aggressività, anche se la strada diventa sempre più stretta, le curve si fanno volentieri a gomito e le gallerie sembrano infilarsi perpendicolari nella montagna e sono talmente buie che neanche gli abbaglianti sembrano bastare. A dire il vero non si tratta neanche di semplici gallerie, ma di un vero e proprio canyon che perfora la massa imponente di roccia, alzare gli occhi verso l’alto e vedere la striscia di cielo che riesce a filtrare dalle pareti verticali che si alzano imperative sia a destra che a sinistra è qualcosa di assolutamente spettacolare. Ovviamente anche nei tratti esterni i panorami restano di categoria mozzafiato e la luce che sale su dal Benaco rende l’atmosfera struggente, soprattutto quando il buio sale a rendere scure le pendici dei rilievi.
Non vi dimenticate, inoltre, di far visita alla Madonnina che si trova all’esterno della prima galleria, protettrice, indovinate degli automobilisti.
Una volta superata la forra vera e propria scavata dal torrente, si arriva nella borgata di Vesio, anch’essa da considerarsi come una piccola bomboniera lastricata d’antico che si affaccia con incoscienza sul Lago di Garda.
Qualche centinaio di metri, per arrivare alla fine del nostro percorso, ossia la fine ufficiale della Strada della Forra: Tremosine del Garda (Brescia), il comune sparso su un balcone naturale in bilico tra la roccia delle montagne e l’acqua del lago, come fosse un giardino sospeso nel cielo.
UN PO’ DI STORIA
Fino all’inizio del secolo scorso lo spettacolare altopiano che ospita le borgate del comune di Tremosine era collegato alla strada che costeggia il lago, quasi 400 metri più sotto, solo attraverso ripide mulattiere, che ogni giorno venivano faticosamente percorse dai cocciuti abitanti del luogo, e grazie a due teleferiche, costruite alla fine del XIX secolo; furono proprio i tremosinesi, grazie all’iniziativa del sindaco e del parroco di Vesio, che nei primi anni del ‘900 costruirono ponti aggettanti nel vuoto – l’Anello del Ponte Alto – e incanalarono il torrente Brosa in una galleria artificiale, al fine di utilizzare l’alveo che lo stesso fiume aveva scavato nei secoli per costruire quella che sarebbe diventata la “strada più bella del mondo”.
Quattro anni di duro lavoro, portato avanti con pazienza e sacrificio, a suon di mine per aprire varchi nella roccia, finché l’inaugurazione del 18 maggio 1913 consegnò al mondo un’opera ingegneristica di rara bellezza, in grado di liberare finalmente gli abitanti da secoli di isolamento, realizzata nel rispetto dell’ambiente circostante, uno dei più suggestivi di tutto lo Stivale.
Si dovette però aspettare fino al 1931, anno in cui fu terminata la Gardesana Occidentale, altra magnifica strada panoramica che costeggia le sponde del lago, per sancire la celebrità della Strada della Forra, perché fu proprio da quel momento che questa smise di essere una strada locale, ad uso quasi esclusivo degli abitanti degli altipiani, e cominciò, senza mai più smettere, a essere presa d’assalto dai turisti di tutto il mondo.
PREZIOSI CONSIGLI
La strada delle Forre è molto bella, soprattutto da percorrere in estate quando i colori vibranti della natura danno il meglio di sé. Dal momento che è caratterizzata da tornanti, seppure il brivido della velocità lo conosciamo bene, vi suggeriamo caldamente di procedere ad un’andatura moderata. Percorrere la strada della Forra in moto di sera è un’esperienza davvero suggestiva; in quel momento rende tutto ancora più magico. Inoltre è meglio affrontare il percorso in salita, in modo da godersi meglio il bellissimo panorama.